Facebook contro skype
Più nel dettaglio, per attivare l'opzione sarà necessario creare un gruppo e
poi avviare la conversazione vocale cliccando sull'icona che raffigura la
cornetta. Cinquanta è il numero massimo di persone che, per adesso,
riescono a partecipare alla telefonata nello stesso tempo. Secondo quanto
appreso dal sito di tecnologia Venture Beat, l'esperienza sarà simile a
quella delle chiamate con due componenti. Fatta eccezione per il fatto che
sullo schermo compariranno il nome del gruppo e la lista dei partecipanti
alla telefonata in tempo reale. Ognuno di noi avrà la possibilità di
accettare, ignorare o rifiutare l'invito. Una mossa con cui Zuckerberg punta
a sbaragliare in via definitiva il mercato di Google Hangouts, il servizio
offerto da Big G; ma soprattutto di Skype: il diamante delle telefonate via
internet acquistato da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari, che alla
fine dello scorso anno contava 300 milioni di aficionados. Punto di forza: i
900 milioni di quotidiani fruitori attivi di Facebook Messenger, diventato un
canale privilegiato per lo scambio giornaliero di messaggi, notizie, canzoni,
foto e compagnia cantante. Punti di debolezza. Primo: a differenza dei
rivali l'aggiornamento non prevede ancora l'opzione video. Secondo: la
privacy, dato che Messenger è ancora uno dei pochi servizi, sulla scia di
Skype e Hangouts che su questo fronte non sono migliori, a non aver
ancora adottato la crittografia end-to-end. Un fattore che costituisce un
deterrente per chi ha a cuore la propria riservatezza. Ma in entrambi i casi
potrebbe trattarsi solo di una questione di tempo.
Facebook contro skype.
GOLIA contro Golia. Si profila in questi termini la battaglia tra Facebook e
Skype. Il colosso di Mark Zuckerberg, infatti, ha appena annunciato un
ulteriore potenziamento della propria chat: Messenger. La novità: entro le
prossime 24 ore tutti gli utenti che hanno scaricato l'ultimo aggiornamento
dell'applicazione avranno l'opportunità di fare delle chiamate di gruppo.
Non più solo uno a uno, come è stato possibile fino a questo momento.
Una modifica annunciata in perfetto stile Facebook, con un post
pubblicato sul social network dal responsabile della piattaforma di
messaggistica: David Marcus. E che sembra essere solo il primo passo.
Un work in progress, lavori in corso, in attesa delle reazioni di chi la
utilizzerà. Per evolversi nel tempo. "Oggi sono molto emozionato di
annunciare il lancio a livello mondiale delle conversazioni di gruppo", ha
scritto Marcus. "Provatele e, come sempre, fateci sapere il modo in cui
possiamo persino migliorarle per voi".
Facebook contro skype.
Di certo, a questo canale il proprietario della rete in blu tiene molto. Al pari,
se non più, di WhatsApp che ha ormai quasi completamente soppiantato gli
sms. Perché a dispetto dei rumor su una possibile fusione tra i servizi, il
papà di Facebook ha sempre precisato che per lui i due strumenti hanno e,
al momento, mantengono esistenze separate. Vite parallele. “Messenger e
WhatsApp sono due cose diverse", ha dichiarato Zuckerberg in
un’intervista al New York Times, "una è una chat per chiacchierare con gli
amici, l’altra un prodotto che ha sostituito gli sms. Sembrano simili ma
quando si approfondiscono le sfumature e i modi in cui le persone le usano,
si finisce per identificare mercati molto diversi fra loro”. E per delineare
queste sfumature, negli ultimi tempi, ha introdotto sulla piattaforma una
serie di migliorie. Basti pensare al servizio sul modello Venmo che
consente di utilizzare il sistema per scambiare denaro a costo zero, ai
piccoli giochetti come il basket e gli scacchi, e ancora di più ai chatbot
annunciati durante la scorsa conferenza per gli sviluppatori: degli assistenti
virtuali che, guidati dall'intelligenza artificiale, rispondono alle richieste degli
utenti, consentendo per esempio di ricevere informazioni utili, avere
accesso alle news, fare shopping, o prenotare un hotel. Un ecosistema di
funzioni che rendono sempre più Messenger una struttura a sé stante:
autarchica. Dove non si messaggia e basta. Si fa di tutto. Da oggi anche le
telefonate di gruppo.